Monrupino – Repentabor

(foto e servizio di Massimo Barbo)

La rocca di Monrupino si erge nel mezzo dell’altipiano carsico consentendo ai visitatori una favolosa vista panoramica. Originariamente sede di un castelliere, divenne nei secoli successivi la rocca nella quale le popolazioni circostanti vi si rifugiarono per difendersi dalle invasioni barbariche. Il nome italiano Monrupino è la semplice conseguenza di “rupe sul monte” mentre quello sloveno Repentabor deriva da “campo di rape”. La zona è infatti ancora oggi riccamente coltivata a questo ortaggio ed un piatto tipico della zona è proprio la minestra di rape. Una leggenda vuole altresì che la popolazione raccolta nella rocca riuscì a sventare un attacco dei turchi rovesciando loro dalle mura minestra di rape bollente. La chiesa del XVI secolo, edificata sui resti di una più antica del XIII secolo,  domina la zona circostante e si erge come il simbolo del Carso giuliano. Alla base dello sperone di roccia che ospita la rocca si trova l’antico paese di Rupingrande-Repen dove è possibile visitare la “casa carsica” la tipica dimora della popolazione locale.

Tutta la zona è nota per la produzione di vino, olio, salumi e formaggi (il Tabor è il tipico formaggio della zona) e l’offerta eno-gastronomica è molto fiorente. (*)

Massimo Barbo – TuttoTrieste.net

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