Le gallerie sotto via Carducci

I lavori di rinforzo e restauro delle volte delle gallerie che sorreggono la via Carducci, sostenuti nel corso del 2018, hanno riportato alla luce ampi tratti del sottostante Torrente Grande.

Via del Torrente infatti fu il primo nome della nuova ampia strada sorta nel 1870 (oggi via Carducci) con la copertura del Torrente che scorreva a cielo aperto in quelli che allora erano i margini della città. Il rio delle Settefontane, che scende da Montebello passando sotto via Cumano, viale Ippodromo, via della Tesa, viale D’Annunzio, via Raffineria, Piazza Garibaldi e Largo Barriera, si unisce presso i Portici di Chiozza al rio Starebrech che scende da San Giovanni passando sotto la Rotonda del Boschetto, via Giulia e via Battisti, dando vita al Torrente Grande che fu interrato facendolo scorrere verso il mare attraverso tre ampie gallerie. I volti di queste antiche strutture in pietra arenaria, hanno sopportato secoli di pesi inimmaginabili ai tempi della loro costruzione, come camion e autobus, senza considerare la massiccia affluenza automobilistica in questa principale arteria di scorrimento.

Le periodiche manutenzioni hanno dovuto cedere il posto ad una vera e propria ristrutturazione delle gallerie, con la sostituzione di lunghi tratti di volte in pietra con il cemento armato, che ha permesso di riscoprire luoghi misteriosi e sconosciuti della Trieste sotterranea.

E così la vecchia struttura in pietra arenaria lascia il posto alla più moderna in cemento armata, con la speranza che quest’ultima possa resistere almeno per gli stessi 150 anni.

Bibliografia: Trieste Sotterranea di A.e E. Halupca e P.Guglia, Edizioni Lint Trieste

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