GIANMARCO POZZECCO

“IL POZ”

Gianmarco Pozzecco è nato a Gorizia il 15 settembre 1972.

Debuttò tra i grandi del basket italiano nel 1991 in B1 con la Pallacanestro Udine e nel 1993 passò alla Libertas Livorno dove giocò una stagione. Venne quindi ceduto alla Pallacanestro Varese che divenne la sua unica grande squadra, vincendo nel 1999 lo scudetto e subito dopo la Supercoppa Italiana. Nelle stagioni 2002/03 e 2003/04 giocò invece a Bologna mentre nel 2005 tentò l’avventura in Russia, a Mosca, firmando un contratto annuale con il Khimky rinnovato la stagione successiva. Nel 2007 fece ritorno in Italia per accasarsi alla Upea Capo d’Orlando ed il 15 maggio 2008 a tre minuti dalla fine della partita di play-off contro l’Avellino, Pozzecco annunciò il suo abbandono al basket: la partita venne interrotta per permettere all’atleta il lunghissimo applauso del pubblico e dei giocatori.

Pozzecco entrò in Nazionale nel 1997 e partecipò all’ All Star Game Italiano del ’98/99 e ’00/01 e nel McDonald’s Championship del 1999.

Il Poz è considerato di statura piccola per un cestista (solo 1,81) ma grazie alla sua grinta ed alla sua velocità riuscì sempre a penetrare in area e segnare, è stato infatti un playmaker realizzatore, duro in difesa e micidiale dai tre punti.

Gianmarco è diventato famoso per le sue stravaganze che nascevano dal voler vincere a tutti i costi; ha sempre regalato alla partita il 100% di se stesso ma questo spesso lo indusse a forzare troppo e lo pose di fronte a scelte di gioco discutibili che fecero impazzire i suoi compagni di squadra ed i suoi allenatori.

Gianmarco Pozzecco è stato in Italia sicuramente il cestista più famoso a cavallo del millennio, conosciuto anche da chi non seguiva questo sport, grazie soprattutto ai suoi numerosi passaggi televisivi. Da ricordare la sua conduzione del programma Candid Camera Show al fianco di Samantha De Grenet andato in onda su Italia 1 nel corso della stagione televisiva 2000/2001 nel primo pomeriggio e dove Il Poz si rivelò al pubblico per la sua simpatia.

Finalmente nel 2004 alle Olimpiadi di Atene arrivò la seconda medaglia d’argento nella storia della Nazionale Italiana (la prima a Mosca 1980) e neanche a dirlo che a trascinare la squadra sul podio sia stato il nostro mitico Pozzecco, fermato solo dalla potenza insindacabile dell’Argentina ma dopo aver schiacciato colossi come la Lituania e la Serbia-Montenegro.

Spesso i suoi ritorni a Trieste, per gioco o per motivi personali, venivano catturati da qualche network locale e Gianmarco non rifiutava mai un’intervista che non sia dall’inizio alla fine in dialeto triestin.

Terminata la carriera di cestista professionista nel 2008, Gianmarco collaborò con la Gazzetta dello Sport e con Sky Sport, giocando contemporaneamente tra le fila della Servolana di Trieste nel campionato ’08/’09 della Serie C Regionale. Dal 2009 è entrato nella dirigenza dell’Olimpia Milano e collabora come opinionista anche per LA7 e Sportitalia.

Nel 2012 siede sulla panchina dell’UPEA Capo d’Orlando portandola alla salvezza mentre nel 2014 firma un contratto biennale con la Pallacanestro Varese in Seria A ma nel 2015 si dimette dall’incarico per trasferirsi a Zagabria quale vice di Veljko Mršić suo ex compagno di squadra ora allenatore del Cedevita Zagabria.

Nel 2018 sostituisce Matteo Boniciolli sulla panchina della Fortitudo Bologna e nel 2019 firma con la Dinamo Sassari in serie A. (*)

Massimo Barbo – TuttoTrieste.net

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