JOLE SILVANI

Jole Silvani, all’anagrafe Niobe Quajatti, nacque a Trieste il 9 dicembre 1910 e fin da giovanissima si dedicò all’arte teatrale debuttando a 18 anni con la compagnia Triestinissima di Angelo Cecchelin al quale rimase poi legata per tutta la vita dell’attore stesso, scomparso nel 1954. Con la Triestinissima la Silvani collaborò per 16 anni contribuendo in maniera preponderante alla diffusione del teatro dialettale in tutta Italia. Conclusa la lunga esperienza con la compagna giuliana, Jole Silvani entrò a far parte della compagnia teatrale di Paolo Poli con la quale collaborò per ben 14 stagioni. Intanto nel 1951 vi fu l’esordio cinematografico dell’attrice triestina nel film “La famiglia Passaguai” diretto ed interpretato da Aldo Fabrizi e dove, tra gli altri interpreti, vi fu Ave Ninchi. Nel 1952 fu scritturata da Federico Fellini nel ruolo di Assunta nel film “Lo sceicco bianco” dove, tra gli altri, recitarono attori del calibro di Alberto Sordi e Giulietta Masina. L’attività cinematografica di Jole Silvani non fu particolarmente intensa come lo fu quella teatrale ma nella sua carriera poté vantare partecipazioni in pellicole dirette dai maggiori registi italiani, da Fellini a Zeffirelli, da Monicelli a Bertolucci, con interpreti di prestigio come Alberto Sordi, Giulietta Masina, Aldo Fabrizi, Marcello Mastroianni (fu lei l’amazzone in motocicletta che lo salvò dall’assedio delle amanti in “La città delle donne”), Roberto Benigni e perché non ricordarla anche nel ruolo della signora Palmira in “Fracchia la belva umana” con Paolo Villaggio, Anna Mazzamauro, Gigi Reder ed Antonio Allocca.

Questa la sua filmografia completa:
– La famiglia Passaguai, regia di Aldo Fabrizi (1951);
– Lo sceicco bianco, regia di Federico Fellini (1952);
– Me li mangio vivi! (Le boulanger de Valorgue), regia di Henri Verneuil (1952);
– I pappagalli, regia di Bruno Paolinelli (1955);
– Mondine e mondane, regia di Tanio Boccia (1964);
– Quella piccola differenza, regia di Duccio Tessari (1970);
– Bubù, regia di Mauro Bolognini (1971);
– Nipoti miei diletti, regia di Franco Rossetti (1974);
– Flavia la monaca musulmana, regia di Gianfranco Mingozzi (1974);
– Movie Rush, regia di Ottavio Fabbri (1976);
– Il genio (Le grand escogriffe), regia di Claude Pinoteau (1976);
– Un cuore semplice, regia di Giorgio Ferrara 1976);
– La luna, regia di Bernardo Bertolucci (1979);
– La città delle donne, regia di Federico Fellini (1980);
– Fracchia la belva umana, regia di Neri Parenti (1981);
– La traviata, regia di Franco Zeffirelli (1983);
– Il rubacuori, regia di Claude Gion (1983);
– Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno, regia di Mario Monicelli (1984);
– Non ci resta che piangere, regia di Roberto Benigni e Massimo Troisi (1984);
– Sotto… sotto… strapazzato da anomala passione, regia di Lina Wertmüller (1984);
– Anche lei fumava il sigaro, regia di Alessandro Di Robilant (1986).

Il 31 ottobre 1994 Jole Silvani si spense nella sua Trieste all’età di 83 anni.  (*)

Massimo Barbo – TuttoTrieste.net

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