IRENE CAMBER

LA SIGNORA DELLA SCHERMA

Irene Camber è nata a Trieste il 12 febbraio 1926 e la sua è stata una favolosa carriera sportiva nel mondo della scherma. Figlia del poeta Giulio Camber Barni, iniziò giovanissima questo sport vincendo la sua prima gara a 14 anni ed approdando già nel 1942 alla finale dei campionati italiani per poi affermarsi in campo internazionale a 22 anni quando approdò, dopo le Universiadi di Parigi, alla sua prima olimpiade giungendo in semifinale (Londra 1948).

la favolosa Irene Camber

Attendendo le Olimpiadi successive, Irene partecipò ai mondiali de Il Cairo, Montecarlo, Stoccolma e Genova conseguendo posizioni incredibili tra i quali spiccarono due secondi posti, a Il Cairo e a Stoccolma.

Alle Olimpiadi di Helsinki del 1952 arrivò la storica medaglia d’oro nel fioretto individuale, il primo vero podio assoluto conquistato da sola oltre che la prima medaglia d’oro vinta da un’atleta azzurra nella scherma. Seguirono la sofferta conquista del titolo mondiale a Bruxelles nel 1953, che valse alla Camber un’accoglienza plateale in una Trieste occupata dal GMA addobbata di tricolori, e del titolo mondiale a squadre nel 1957 a Parigi.

La carriera di Irene Camber fu coronata da innumerevoli successi dovuti alla sua costante partecipazione a tornei mondiali, internazionali ed alle Olimpiadi di Roma (terzo posto) e Tokyo (quarto posto) senza considerare le innumerevoli vittorie nei campionati italiani e la totale partecipazione alle chiamate in Nazionale azzurra.

Elencare tutti i successi della favolosa atleta triestina richiederebbe il riempimento di una lista lunghissima ma vale la pena ricordare quelli più significativi oltre ai podi sopra descritti:

  • il terzo posto con la squadra ai mondiali di Copenhagen;
  • il secondo posto con la squadra ed il quarto individuale ai mondiali del Lussemburgo;
  • il primo posto nel fioretto a squadre ed il terzo posto nell’individuale ai mondiali di Parigi;
  • il quarto posto nel fioretto a squadre ai mondiali di Torino;
  • il quarto posto nel fioretto a squadre ai mondiali di Buenos Aires. Nel 1953 fu insignita del “Premio Colombo” e della “Croce di Cavaliere della Repubblica” per meriti sportivi mentre nel 1985 della “Stella d’oro al merito sportivo” per le sue innumerevoli e leggendarie imprese.

Nei primi mesi del 2001 la città di Trieste decise di votare per lo sportivo triestino del XX secolo ed al terzo posto si piazzò Irene Camber, preceduta solo da campioni come Nino Benvenuti e Nereo Rocco e davanti a Cesare Rubini e Cesare Maldini. Nel 2015 fu inserita una targa col suo nome nella “Walk of Fame dello Sport Italiano” a Roma, un riconoscimento riservato agli ex atleti azzurri che si sono distinti in ambito internazionale.

Il suo palmares è orgogliosamente corredato, oltre che dall’oro olimpico del 1952 e dal bronzo del 1960, da 8 medaglie mondiali (2 ori, 1 argento, 5 bronzi) e 7 medaglie d’oro ai campionati italiani. (*)

Massimo Barbo – TuttoTrieste.net

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